mercoledì 21 marzo 2012

Moschea, la Lega attacca: serve un consiglio aperto

San Benedetto Po, Zatelli: situazione oggi insostenibile, ma no al nuovo edificio Il centrosinistra contro il sindaco: non ci ha mai coinvolti sui temi del paese

SAN BENEDETTO PO. Minoranze contro il sindaco sul caso della moschea chiesta dalla comunità locale e sulla quale il Comune ha dato una disponibilità di massima, indicando un appezzamento nella nuova area industriale. A fare sentire la propria voce è innanzitutto la Lega Nord.

«Apprendiamo dalla Gazzetta che il sindaco, dopo vari reclami dei cittadini, insistenze della Lega Sanbenedettina e probabili denunce – spiega Achille Zatelli –, ha finalmente ammesso a chiare lettere del problema rappresentato dalla moschea.

Inutile dilungarci sulla nota questione delle migrazioni - specie in ore serali e notturne - dei fedeli islamici all'ex caseificio in Bardelle con grave disturbo della quiete pubblica e atteggiamenti di spavalderia nei confronti degli abitanti. Vogliamo ancora ricordare l'irregolarità di quel sito come da noi sempre sostenuto. Il sindaco dovrebbe spiegare come ha potuto permettere questo insediamento e ammettere che in campagna elettorale non ha mai fatto cenno alla questione moschea.

Precisato che la Lega Nord San Benedetto Po è contraria all'insediamento di moschee all'interno del territorio comunale, invitiamo il sindaco a confrontarsi in consiglio comunale su queste tematiche evitandone la convocazione "stagionale", visto che l'ultimo consiglio comunale è del 24 dicembre 2011».Critico anche il gruppo Progettiamo il domani. «Giavazzi dice che sul centro islamico si confronterà con le minoranze – spiega Marzia Bottazzi –. Allora dica perché in questi mesi non ha mai affrontato con noi le numerose sollecitazioni che abbiamo fatto su temi rilevanti come la piscina, la polizia locale, i rifiuti o la sala polivalente.

Francesco Romani