giovedì 1 dicembre 2011

Gonzaga Assemblea Aperta

ASSEMBLEA APERTA

Lunedì 5 Dicembre 2011 alle ore 21

Presso la sala civica di Gonzaga (Scuole Medie)

  
TEMI PRINCIPALI :


I CONTI DEI GONZAGHESI

CANONE RICOGNITORIO

Presentazione della situazione economica, sociale , demografica nel territorio di Gonzaga. Il bilancio del Comune, nuovi costi e vecchi errori : Scuola, farmacia , debiti fuori bilancio...

Non è pertanto ammissibile che un ente programmi un quadro finanziario che preveda ex ante il sostenimento di spese a discapito delle regole di finanza pubblica "   (  dalla  lettera del Ragioniere Generale dello Stato al Comune di Gonzaga,  risposta  che la Giunta ha tentato di nascondere ai cittadini. )

E NOI PAGHIAMO !!!

martedì 15 novembre 2011

IL CANTIERE ERA STATO INTERROTTO PER UNA VARIANTE TECNICA AL PROGETTO

A Gonzaga riprendono i lavori per la costruzione della scuola
GONZAGA - Riprenderanno a breve i lavori per la realizzazione del nuovo edificio scolastico di Gonzaga. Lo stop ai cantieri era scattato nell'aprile scorso in concomitanza con la decisione, da parte dell'amministrazione comunale, di recepire una variante tecnica al progetto. Contestualmente si era concretizzata la necessità di elaborare un nuovo piano dei pagamenti alla ditta appaltatrice per i vincoli introdotti dal patto di stabilità, che prevedevano gravi sanzioni con effetto retroattivo sugli investimenti già in corso. Recentemente il patto di stabilità è stato modificato dall'ultimo decreto sul federalismo fiscale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di fine settembre, con l'introduzione di elementi di flessibilità applicabili favorevolmente al caso gonzaghese. Dunque terminato il periodo di sospensione di sei mesi previsto dal contratto con la ditta appaltatrice, alla luce della perizia di variante e della modifica normativa, la ripresa dei lavori avverrà entro la fine dell'anno. «La modifica di legge ha favorito la necessaria ripresa dei lavori della scuola spiega il sindaco Claudio Terzi - L'obiettivo ora consiste nel terminare l'opera entro il prossimo anno». La perizia definitiva da parte del direttore lavori è attesa nei prossimi giorni e recepisce le modifiche. Concordate con l'istituto comprensivo. Il progetto prevede la realizzazione di 15 aule, spazi per la mensa, laboratori ed accessori su un'area di circa 33.360 mq, di cui 6000 riservati alla viabilità. Completeranno il plesso un auditorium e una palestra regolamentare per le partite di pallavolo e pallacanestro. Sui tetti della palestra è inoltre già stato posizionato e in funzione un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. «La scelta di costruire il nuovo polo scolastico era sbagliata allora, così come lo è oggi – commenta il consigliere di minoranza Achille Zatelli -.E' estremamente difficile che l' amministrazione riesca a rispettare i parametri fissati dal parto di stabilità, senza incappare in sanzioni. Di certo il blocco dei lavori della scuola rappresenta un enorme danno per il bilancio del Comune, perché in tal modo si dovrà pagare una penale relativa a una parte del periodo di blocco. Il problema, insomma, resta irrisolto: l'ipotesi di ripresa è solo una soluzione di facciata».

Valentina Bigi

martedì 9 agosto 2011

«Stop al cantiere: la scuola va convertita in caserma»


«Stop al cantiere: la scuola va convertita in caserma»

Invito di Gonzagattiva: "I lavori sono fermi e non ci sono soldi sufficienti per continuare" 

GONZAGA
Assemblea prubblica promossa dalla lista civica Gonzagattiva per informare sull'esito dei primi ricorsi al giudice di Pace in ordine al sollecito del Comune per il pagamento del canone ricognitorio per i passi carrai. «Dalla sentenza è venuta – spiega Achille Zatelli – la conferma della fondatezza della nostra posizione in ordine a questo prelievo ingiusto, inutile esoso : la richiesta del Comune costituisce un semplice sollecito, quindi ogni decisione verrà assunta quando l'Amministrazione notificherà nella forma dovuta la richiesta del canone».
L’assemblea è servita anche per fare il punto sulla costruzione dell'edificio scolastico «causa di questo salasso e i cui lavori sono bloccati da mesi mentre il bilancio comunale per il 2011 è a rischio di sforamento del patto di stabilità, il Comune non potrà più realizzare opere utili per anni». La causa, spiega Gonzagattiva, è l' ingente indebitamento per il mutuo contratto nel 2008 che ha «destabilizzato i conti del Comune. Né allora la Giunta Forattini, né oggi la Giunta Terzi , che ne assicura la continuità politica – prosegue Zatelli – hanno tenuto conto della compatibilità dei pagamenti con gli stanziamenti e non hanno rispettato le regole di finanza pubblica. «Noi – prosegue il capogruppo Maria Grazia Galeotti – continueremo nella protesta seguendo tutte le vie democratiche e legali. Ma suggeriamo e diamo la nostra disponibilità, di verificare la possibilità di riconvertire lo scheletro della scuola nella caserma dei Carabinieri che le autorità competenti hanno già preventivato di costruire sul territorio. Il concorso di tutti, per favorire questa soluzione od altre capaci di colmare la voragine di bilancio voluta da giunte comunali inadeguate, è più che mai necessario. Gonzagattiva è disponibile a collaborare nell'interesse dei cittadini».




mercoledì 6 luglio 2011

Tagli ....

CALDEROLI IN DDL VIA ENTI INUTILI
I veri tagli ai costi della politica li propone la Lega che torna alla carica con un antico cavallo di battaglia: il dimezzamento del numero dei parlamentari e il Senato federale. Nel giorno in cui l'Aula di Montecitorio boccia la proposta di legge dell'Italia dei valori per la soppressione delle Province, Roberto Calderoli indica la via maestra per eliminare davvero gli sprechi. Intanto il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni, sottolinea la necessità di proseguire sulla strada del riordino degli organi dello Stato già avviato dal Governo.
Calderoli presenta un disegno di legge. «Adesso vedremo chi lo vota»

I veri tagli ai costi della politica? Dimezzare i parlamentari

Bocciata invece l'eliminazione delle Province. Reguzzoni: «Cancelleremo le prefetture» IVA GARIBALDI

ROMA - I veri tagli ai costi della politica li propone la Lega Nord che torna alla carica con un antico cavallo di battaglia: íl dimezzamento del numero dei parlamentari e la creazione del Senato federale. Nel giorno in cui l'Aula di Montecitorio boccia la proposta di legge dell'Italia dei valori per la soppressione delle province, Roberto Calderoli indica la via maestra per eliminare davvero gli sprechi dei palazzi romani. *Abbiamo presentato un disegno di legge - ha detto il ministro per la semplificazione - che dimezza il numero dei parlamentari. Ora vedremo chi lo vota. Poi il ministro ha spiegato che il testo che riforma la Costituzione in questa direzione è già stato portato lunedì scorso al pre consiglio dei ministri. E' un altro tassello che fa parte del disegno uscito da Pontida con gli impegni che il Governo dovrà realizzare così come ha chiesto Umberto Bossi in persona. E ieri alla Camera la maggioranza ha finalmente chiuso un capitolo che solo a parole avrebbe davvero ridotto gli sprechi: con 83 voti a favore e 225 contrari i deputati ha respinto la proposta dell'Idv che cancellava tout court dal Titolo V della Costituzione le province.
Contro si sono espressi Lega e Pdl mentre a favore solo lldv e il Terzo Polo. Il Pd, invece, non ha condiviso la posizione del resto degli altri partiti dell'opposizione e si è astenuto. Così la proposta di legge torna nuovamente in commissione in attesa di una soluzione organica che modifichi il sistema delle province, da riportare in Aula a settembre.
Una linea condivisa in pieno dalla Lega Nord come spiega in Aula Marco Reguzzoni che sottolinea la necessità di proseguire sulla strada del riordino degli organi dello Stato già avviato dal Governo. Il capogruppo del Carroccio alla Camera replica duramente ai dipietristi: *Da parte vostra - dice c'è solo un'operazione mediatica, mentre noi dobbiamo dare risposte al Paese, al di là del vostro populismo e della demagogia. E invece nella proposta che tornerà all'esame dei deputati a partire da settembre dovranno esserci contenuti ben più sostanziosi: 'Nel programma di Governo c'è l'abolizione delle province inutili - sottolinea Reguzzoni - ma noi magari chiederemo anche l'eliminazione degli enti ad esse collegati come ad esempio i prefetti. Cosa ci stanno a fare e quanto ci costano?. si chiede in maniera retorica il capogruppo del Carroccio rilanciando un'altra storica battaglia della Lega Nord che prevede proprio l'eliminazione di questo istituto. «I prefetti sono la longa manus del centro mentre i presidenti delle province sono eletti dal popolo. I prefetti, come tanti altri enti, sono sovrastrutture dello Stato che hanno radici borboniche". Dunque, insiste Reguzzoni, «andiamo avanti con il riordino già iniziato dal Governo di tutti gli organi dello Stato e degli enti inutili.. Durante la discussione in Aula, il capogruppo leghista precisa che «la demagogia dell'idv merita una risposta. perché nella proposta del Gabbiano che vola «c'è davvero di tutto. C'è uno studio interessante del Pd e non della Lega fatto sui bilanci del 2008 delle Province che cito perché allora ero presidente della Provincia di Varese». Quell'ente «a storica gestione della Lega - sottolinea reguzzoni - secondo lo studio del Pd era quello che costava meno ai cittadini: 85 euro a abitante.. Ovviamente, prosegue Reguzzoni, «ci sono Province come quella di Siena che costano molto di più: 400 euro ad abitante. Allora bisogna chiedersi il motivo: non è che i riscaldamenti delle scuole a Siena, a Crotone o a Campobasso costano di più che a Varese. Evidentemente c'è una diversità di gestione. Proprio per rispettare il programma di Governo che prevede il ridisegno delle province con l'abolizione di quelle inutili che la Lega Nord ha deciso non di rinviare il testo in commissione ma di «abrogare quel che resta di una legge che non esiste.. E quindi la proposta: «Torniamo in Aula - spiega Reguzzoni - magari a fine settembre, primi di ottobre, con una nostra legge che ridisegni non solo le province ma tutti gli enti collegati alle Province. E mi chiedo perché - aggiunge Reguzzoni in Aula
- dopo due ore di dibattito cosa ci stanno a fare i prefetti della Repubblica. Nessuno ha chiesto perché ci sono le sovrintendenze provinciali o la motorizzazione provinciale. Si tratta di enti che con le province non c'entrano nulla ma che sono sovrastrutture dello Stato che hanno radici borboniche e non hanno uguali in Europa».
 Alla fine del dibattito, passa la linea della Lega Nord: dopo quattro ore di discussione, un'assemblea di gruppo con decine di interventi anche il Pd si schiera contro la proposta demagogica dell'Idv. Non lo fa apertamente ma scegliendo la via dell'astensione che pure diventa determinante per affossare la norma in Aula. Ora, finalmente, si affronterà il vero taglio agli sprechi partendo dalla proposta annunciata da Calderoli.
«A settembre torneremo in aula con una nostra proposta che ridisegni tutto il sistema degli Enti locali»

venerdì 1 luglio 2011

Consiglio comunale Gonzaga - 28 giugno 2011


Consiglio comunale Gonzaga
28 giugno 2011

Il fulcro del Consiglio comunale del 28 giugno è stato il bilancio preventivo 2011 del Comune, che ha occupato i punti all’ordine del giorno  dal 4 al 10.
Questo bilancio ha evidenziato un momento di crisi e di difficoltà per il Comune che si trova letteralmente con l’acqua alla gola a causa di scelte poco oculate.

Si è discusso inizialmente del PIANO DELLE VALORIZZAZIONI E DELLE ALIENAZIONI DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE, con questo piano si prevede che gli immobili non più considerati strumentali alle attività istituzionali del Comune vengano alienati a privati.
L’elenco degli immobili comunali che andranno dimessi comprende:
-          aree verdi
-          fabbricati (es. ex macello comunale)
-          un terreno agricolo
Gonzagattiva espone  perplessità sul suddetto piano in quanto creato solo in funzione di un obiettivo di bilancio e non con una ragionata politica di dismissioni; soprattutto sottolinea che dietro a questo piano non c’è un disegno chiaro di come riuscire a renderlo coerente con la politica di urbanizzazione. Inoltre chiede delucidazioni su quali criteri sono stati utilizzati per compilare questo piano, in che modo sono stati stimati i valori degli immobili e con che metodologia si intende procedere all’alienazione, ovvero se i prezzi indicati sono tali perché ci sono già in corso trattative con dei privati o se sono prezzi a base d’asta . Sottolinea poi come sia un piano irrealizzabile per diversi motivi, in primo luogo considerando che siamo a fine giugno restano meno di sei mesi per operare tutte le alienazioni inoltre uno degli stabili indicati ( quello in via Montessori) è presente nel piano ma è già stato dato in permuta.
La maggioranza afferma che il piano di alienazione ha carattere così consistente  poiché è necessario percorrere queste alienazioni per l’estinzione dei mutui e per il patto di stabilità, che i valori degli immobili sono base d’asta e che sono stati determinati dal responsabile dell’ufficio tecnico in base al valore di mercato e indica come criterio per l’inserimento nel piano anche la manutenzione che richiede un immobile, ovvero sostanzialmente l’ex macello comunale è stato inserito negli immobili da alienare solo ed esclusivamente perché il Comune non può supportare gli interventi necessari di messa in sicurezza del tetto e di ristrutturazione. 
Questo conferma che il piano di alienazione degli immobili è stato creato perché il Comune è con l’acqua alla gola, e quindi diventa difficile appoggiare una scelta simile, fatta non in ragione di una politica urbanistica e priva di ogni logica.
La criticità del momento ha portato anche ad una riduzione della copertura dei servizi erogati dal Comune, come per esempio il trasporto scolastico ed il teatro, Gonzagattiva evidenzia come l’eventuale apertura di un terzo plesso scolastico (scuola in costruzione) infierirebbe ulteriormente sui cittadini poiché andrebbe ad aumentare anche i costi del trasporto scolastico che dovrebbe far fronte alla divisione dei bambini non più su due edifici ma su tre!
Il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 prevede poi una riduzione dell’80% degli incarichi di studio ricerca e consulenza portando il budget annuale a € 2193. In questa voce non sono compresi i 2.500 € spesi per il patrocinio legale che il Comune ha richiesto nelle cause contro i cittadini per il canone ricognitorio ( per fortuna, diversamente si sarebbe già sforata la previsione!!!). Gonzagattiva sottolinea come sia del tutto irrispettoso verso i cittadini e privo di ogni logicità il costoso patrocinio di un legale, non necessario (era sufficiente come in tutte le altre cause davanti al Giudice di Pace inviare un delegato; es. nel caso delle multe viene inviato dal Comune, come delegato, un vigile urbano), in un momento di criticità come quello che il Comune sta attraversando, considerando poi che sono stati spesi soldi dei cittadini per inviare quelle lettere di sollecito per il canone ricognitorio che il Giudice di Pace ha dichiarato prive di ogni effetto quindi carta priva di ogni tipo di valore.
Un altro segnale della gravità del momento è dato dal PIANO DI PROGRAMMAZIONE TRIENNALE  DELLE OPERE PUBBLICHE; questo deve contenere le opere pubbliche che il Comune intende intraprendere nel triennio e che hanno un importo di spesa maggiore a 100.000€.
Sono previste solo due opere e per il 2013, ovvero la manutenzione della caserma dei Carabinieri e l’illuminazione pubblica con concessione ad un privato. Anche qui Gonzagattiva rileva un po’ di confusione all’interno del piano, ovvero c’è una delibera del Consiglio per la costruzione di una nuova caserma dei Carabinieri quindi non si spiega come nel piano di programmazione triennale delle opere pubbliche si possa prevedere la ristrutturazione della vecchia caserma. La maggioranza giustifica ciò adducendo che oggi sarebbe impossibile procedere alla ristrutturazione senza pensare al ricorso a capitale privato e che l’opera è stata inserita nel 2013 poiché si sta valutando la costruzione di una nuova caserma da parte di un soggetto privato che sta contrattando personalmente con il Ministero; se il progetto non andrà a buon fine allora sarà necessario ripiegare sulla ristrutturazione e l’adeguamento della vecchia caserma.

Valutando il bilancio preventivo nella sua generalità si propongono due visioni antitetiche:

Gonzagattiva


Sottolinea che più volte il revisore dei conti del Comune usa il concetto “situazione di criticità”.
Un grafico all’interno del bilancio preventivo rende evidente la causa della crisi del Comune; ovvero l’indebitamento nel 2008 del mutuo da otto milioni di euro per la costruzione della nuova scuola, forse elementare come viene classificata nel bilancio o forse scuola media come più volte è stato ripetuto nelle sedute del Consiglio Comunale.
Nel 2008 per giustificare il piano economico per il pagamento di questo mutuo furono inseriti 100.000€ della farmacia della frazione di Palidano a tutt’oggi ancora da costruire, inoltre in Consiglio Comunale si è votata una delibera che prevedeva la non dismissione della partecipazione comunale alla farmacia, oggi nella previsione di bilancio si prevede la dismissione; questa decisione è stata adottata senza prima renderne partecipe il Consiglio Comunale. Quindi siamo davanti ad un quadro che evidenzia confusione; ancora, nel bilancio preventivo nella voce che riguarda le entrate è previsto un incremento del recupero ICI del 35%, peccato che nel 2010 sia diminuito rispetto al 2009; siamo davanti ad un  atto di fede, a cifre inserite senza logica.
L’indebitamento per costruire quell’edificio scolastico è stato un errore a cui oggi, se si riconosce come tale, si può rimediare ed evitare così di tagliare ancora sul sociale.
Nel 2007 l’indebitamento diminuiva di oltre 240.000 €, nel 2008 invece l’indebitamento è raddoppiato, nel 2009 il comune ha speso tutto e nel 2011 si ricorre alla vendita di cespiti per ridurre l’indebitamento.
Tre edifici scolastici comportano un aumento dei costi, avremmo tre bidelli, tre telefonici ecc. ecc.. .. e comunque sarà poi necessario spendere altri fondi per la ristrutturazione degli altri due edifici.

Maggioranza


La maggioranza definisce questo bilancio equo e sostenibile, è un bilancio che media tra fruire i servizi e contenere i costi ed è trasparente.
Il parere è in generale favorevole, il revisore dei conti ha utilizzato il termine criticità solo nella voce che si riferisce al patto di stabilità poiché il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 ha influito sul patto di stabilità modificandone le sanzioni.
Se lo scorso anno non fossero state apportate le modifiche fatte i pagamenti sarebbero stati tutti regolari; il comune di Gonzaga ha una situazione molto simile a tanti altri comuni.
Il bilancio di previsione è condizionato fortemente dalla manovra di governo, dai tagli apportati ai finanziamenti provenienti dallo Stato e dalla Regione e dai provvedimenti retroattivi che impediscono di avere una progettualità diversa dall’ordinaria amministrazione, non ostante ciò l’impegno dell’amministrazione è quello di mantenere i servizi e di non gravare sui cittadini.
Tutti i tagli che ci sono stati impediscono di realizzare i progetti come per esempio la farmacia ex comunale della frazione di Palidano, l’amministrazione ha però cercato una strada diversa per realizzarla comunque, ovvero dare la maggioranza delle quote della Gonzaga Servizi (società che doveva occuparsi della farmacia e che attualmente è totalmente comunale) ad un soggetto privato e con il ricavo si potranno estinguere i mutui.
Inoltre la scuola non è un errore ma una scelta le famiglie preferiscono una scuola ad un archivio storico comunale, considerando poi che incentiverebbe anche lo sport ( prevista la costruzione di 15 aule e una palestra regolamentare per due sport pallavolo e basket) visto che le squadre di pallavolo e basket di Gonzaga migrano nei paesi vicini.

Gonzagattiva precisa che il contenitore (edificio scuola) non ha nulla a che vedere con il contenuto (scuola nel vero senso della parola) il giudizio espresso non è sull’istituzione scuola ma sul palazzo costruito che impedisce di fare la scuola ovvero di investire in attività didattiche formative e di prevedere l’esenzione totale dai costi della mensa per i ragazzi meno abbienti. La costruzione di questo nuovo edificio è solo un’operazione immobiliare che non sarà utile ai cittadini considerando che gli altri due edifici scolastici dovranno comunque essere ristrutturati e che avremo una palestra nuova ma il palazzotto dello sport cadrà a pezzi perché non ci saranno i fondi necessari per ristrutturarlo. L’amministrazione è alla continua ricerca dell’irrealizzabile.

Considerato il grave momento di difficoltà in cui versa il Comune i consiglieri all’unanimità hanno deliberato e votato a favore della rinuncia ai gettoni di presenza che gli venivano corrisposti ad ogni Consiglio comunale.